Chi Siamo

 

 

PROGRAMMA DELL’ASSOCIAZIONE CIVILE NAZIONALE

“CAINO NON TOCCHI MAI PIÙ ABELE”

 

              L’Associazione e’ apolitica ed apartitica.

 

              Essa si rifà alle prerogative  previste dalla Costituzione Italiana.

 

              L’Associazione intende

 

1)- promuovere con tutti i mezzi legali il ripristino dell’equilibrio fra accusa e difesa nel processo      penale oggi fortemente  sbilanciato a favore dell’imputato;

 

2)- promuovere il riequilibrio fra la parte offesa costituita , cioè Abele , la vittima e l’imputato nel processo penale oggi profondamente sbilanciato a favore dell’imputato.

 

      In particolare si dovrà prevedere che l’imputato prima di essere ammesso ai riti speciali previsti          dal vigente Codice di Procedura Penale, dovrà ottenere il preventivo consenso della parte civile

Interessata,

     

      Inoltre , si dovrà prevedere che il Tribunale sia in forma monocratica sia in forma collegiale possa decidere anche sulle richieste e conclusioni avanzate dalla parte civile in merito al risarcimento del danno morale e materiale e delle restituzioni..

 

3)- promuovere leggi che prevedano anche l’intervento della parte offesa costituita anche nei processi di esecuzione delle pene ed in quelli di Sorveglianza soprattutto quando si decidono benefici a favore del condannato, stabilendo che gli stessi non potranno essere concessi senza il preventivo assenso della stessa, così come d’altronde e’ già fissato per la concessione dell’atto di Grazia da parte del Sig. Presidente della Repubblica;

 

4)- Si deve prevedere la cancellazione di tutti i reati contravvenzionali che sono ormai causa di ingolfamento dei Tribunali e diventati privi di efficacia in quanto facilmente soggetti alla prescrizione e soprattutto perché hanno perso la carica sufficiente intimidatoria tale da fare rispettare la legge penale:

 

5)- Alcuni reati contravvenzionali , come quello di molestia alla persona (660 c.p.),   che crea e provoca soprattutto nei confronti delle persone anziane , delle donne e dei minorenni e dei disabili,  gravi disagi  psichici, dovranno essere  trasformati in delitti e puniti molto severamente;

6)- Nel campo della prescrizione penale si deve prevedere che essa scatti solo dopo l’inizio della fase dibattimentale dell’Appello con revisione dei relativi tempi;

 

7)- Permettere anche alla parte civile motu proprio di avanzare appello sia per gli aspetti civilistici che quello penale,

8)- Nel campo processuale, si deve prevedere, altresì  la revisione urgente dei Circondari dei Tribunali ( per esempio la Provincia di Cuneo ne ha ben 4) perché è ormai diventato dispersivo e poco produttivo con conseguente  enormi carichi penali per alcuni Tribunali e pochi per altri.

Ciò e’ illogico sotto l’aspetto organizzativo -  amministrativo della Giustizia:

 

9)- Sempre nel capo processuale si deve prevedere  la revisione delle diarie previste  per il testimone al fine di facilitare la testimonianza anche utilizzando , eventualmente, le risorse dei beni confiscate alle persone condannate per mafia e fatti similari.

Oggi per un teste che deve recarsi lontano dalla sua residenza o domicilio , vengono liquidate diarie che non permettono di acquistare neanche un panino per la sua sussistenza.

 

     Questo e’ un problema poco discusso ma , secondo noi , decisivo, affinché la Giustizia possa fare  rapidamente il suo corso;

 

10)- Restando nel campo processuale bisogna anche prevedere l’obbligatorietà dell’azione penale per i delitti di invasione di spazi e locali di proprietà della Pubblica Amministrazione.

    

     Ciò perché il fenomeno delle occupazioni illecite di case popolari , in particolare, ha raggiunto livelli altissimi e non più tollerabili perché rappresentano gravissimi danni per gli aventi diritto normalmente i più deboli.

 

     Bisogna prevedere pene più elevate e l’arresto dei responsabili anche fuori della flagranza di reato con immediato sgombero dei locali ed eventuale loro sequestro preventivo.

 

    

11)- L’indulto concesso nel 2006, ha fatto comprendere che occorre velocemente procedere alla costruzione di nuove Carceri penali in quanto , fra poco tempo , per l’alta incidenza criminale, le attuali case di pena saranno nuovamente sull’orlo del collasso.

 

12)- Promuovere iniziative e/o avanzare proposte concrete per ottenere la massima efficienza dei servizi di prevenzione poste in essere dalle Forze di Polizia, chiedendo l’aumento di spesa sia per

il personale sia per i mezzi impiegati.

       In detto campo occorrerà pretendere la rigorosa applicazione del coordinamento fra le Forze di Polizia per evitare sovrapposizioni, inutili duplicazioni  per non lasciare ampie zone delle città totalmente scoperte;

 

13)- L’Associazione si propone con forza di presentare  proposte di legge affinché  nessuna persona condannata con sentenza passata in giudicata, cioè un pregiudicato, possa essere eletto nel Parlamento  così com’è avvenuto finora.

 

14)- Nel caso che la condanna definitiva  venga subita durante il mandata parlamentare si dovrà prevedere che l’interessato decada d’ufficio immediatamente.

       E’ una questione di puro buon senso e di serietà.

 

15)- Nel campo della prostituzione maschile o femminile si dovrà necessariamente prevedere che essa  non potrà essere svolta in zone pubbliche ovvero esposte al pubblico,  stabilendo severe pene per i trasgressori.

 

       Inoltre si dovrà prevedere pene  altrettanto severe a carico dei clienti che  usufruiscono i loro servizi.

 

16)-L’Associazione riconosce come valore fondante e decisivo quanto stabilito dall’art.

 27/II^ comma   della Costituzione e cioè:  “”L’imputato  non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.””

 

17)-Tenendo a mente quanto previsto dal  citato art.111 della Costituzione, l’Associazione si impegna con tutti i mezzi legali possibili affinchè all’imputato/Abele venga applicato concretamente il cosiddetto “GIUSTO PROCESSO” ;

 

18)-L’Associazione  si propone anche di attuare in modo concreto e sostanziale quanto dispone l’art. 111/II^ Comma della Costituzione  che prevede: “”  Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti , in condizioni di parità, davanti a giudice terzo ed imparziale. LA legge ne assicura la ragionevole durata."”

 

Il presente programma/manifesto e’ provvisorio e potrà essere aggiornato e/o rettificato in ogni momento a cura della maggioranza semplice dell’Assemblea dei Soci chiamata a farlo ovvero

 

su semplice richiesta motivata di uno o più   socio  ovvero d’iniziativa del Presidente pro tempore.

 

Il presente programma è stato aggiornato, per la prima volta,  su moto proprio del Presidente pro tempore, in data 22.01.2008.

 

 

Cuneo,lì   22.01.2008

 

IL PRESIDENTE